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10 cose su Dragon Ball: il capolavoro di Akira Toriyama che ha segnato il mondo dei manga

Perché i Saiyan sono biondi? Quante Kamehameha vengono sparate? Quanto vale l'intero franchise? Tutti i segreti di un classico degli shonen di combattimenti


Dragon Ball: la prima e l'ultima copertina!
Dragon Ball: la prima e l'ultima copertina!

Inizia come fumetto comico e avrebbe dovuto concludersi in fretta ed è quasi per caso che diventerà un capostipite dei manga giapponesi, da fumetto sperimentale a vero e proprio classico degli shonen: sono molti i segreti di Dragon Ball, capolavoro del maestro Akira Toriyama, che lo ha portato fino a un successo inatteso. Dal fumetto alla versione manga la storia di Goku ha accompagnato generazioni di bambini e ragazzi, dagli anni '80 fino ad oggi, fino a raggiungere l'Olimpo dei classici, ispirando numerosi giovani autori, che nei lavori del maestro Toriyama hanno trovato la spinta per diventare dei veri mangaka! Ecco a voi quindi 10 cose su Dragon Ball che (forse) non sapevate.


(1-5) - Dalla comicità ai combattimenti (per caso): sul podio dei manga il successo storico di una storia senza tempo


1) Dagli '80 con furore - Il primo numero di Dragon Ball è uscito il 20 novembre 1984 in Giappone e la sua pubblicazione è continuata fino al 23 maggio 1995, concludendosi con il 519esimo capitolo, finale del 42esimo volume.

2) Il Drago sul podio - Con più di 260 milioni di copie vendute in tutto il mondo Dragon Ball è il terzo manga più venduto di sempre. Solo One Piece e Golgo 13 hanno venduto più copie.

3) Dal mito alla 'leggenda' - Dragon Ball, almeno per quanto riguarda la prima versione pensata da Toriyama, era ispirato al classico della mitologia cinese "Il Viaggio in Occidente". I personaggi di Goku, Bulma, Yamcha, Pual e Oolong sono ispirati ai cinque protagonisti, con il piccolo Saiyan a rappresentare lo Scimmiotto di Pietra.

4) Combattente 'per caso' - Il fumetto di Dragon Ball era iniziato come manga comico. Sarà il redattore Torishima a spingere Toriyama sulla strada dello 'shonen di combattimenti', che si rivelerà un successo inatteso.

5) Un successo inatteso - Nel progetto iniziale di Akira il manga avrebbe dovuto concludersi molto prima. Fu il successo inatteso dopo il cambio di tono a spingere Toriyama a proseguire il lavoro, fino al punto da diventare il capolavoro che tutti amiamo.


(6-10) - Un lavoro duro per il maestro Toriyama: il 'segreto' dei Super Saiyan e cosa c'è dietro 'Z'


6) Perché biondi? - I Super Saiyan sono biondi perché, come ammise Akira stesso, sono più facili da disegnare. Il mangaka voleva respirare un poco e concedere al suo team un attimo di riposo, proprio in concomitanza con l'apparizione della trasformazione 'finale'. Che, come si vedrà in futuro, non sarà affatto tale.

7) Perché 'Z'? - L'idea di cambiare il nome in Dragon Ball Z per l'anime venne dallo staff. L'intenzione era di dare una 'rinfrescata' dopo il successo dello stile 'combattimenti'. Il manga, infatti, non subisce questa variazione, continuando indistintamente sotto il nome 'Dragon Ball'. Toriyama pensò a 'Z' poiché voleva concludere il manga e aggiungere l'ultima lettera dell'alfabeto gli sembrava indicativo. Alcuni degli altri nomi suggeriti: Dragon Ball 2, Dragon Ball: Wonder Boy, Dragon Ball 90, New Dragon Ball e Dragon Ball: Gohan's Big Adventure.

8) Lotta infinita! - Tra le due serie animate, Dragon Ball e Dragon Ball Z, ci sono ben 187 combattimenti!

9) Kame... - ...HameHa! Il colpo più famoso di Goku e rappresentativo dell'intera serie, imitato da milioni di bambini nel vano tentativo di sparare un potente raggio energetico, viene sparato un totale di 67 volte.

10) Quanto vale un classico - Il franchise di Dragon Ball vale miliardi: secondo le stime nel 2021 il valore complessivo del marchio era stato stimato in oltre 24 miliardi di dollari.

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