Lo studio del Muso punta agli Stati Uniti come Mecca dei contenuti illegali. Doppio arresto per i leak su One Piece e Jujutsu Kaisen
Più di un manga su dieci viene letto illegalmente in America, a tutti gli effetti capitale della pirateria di fumetti giapponesi, mentre l'industria editoriale del Sol Levante perde una parte notevole dei possibili profitti: è drammatico il panorama che emerge dal recente studio del Muso sui manga piratati, che vede la costante crescita del traffico illegale danneggiare le case editrici. Dito puntato sugli Stati Uniti dove, secondo i dati più recenti, si svolge oltre il 13% del traffico illegale mondiale di manga. I fumetti giapponesi rappresentano il tipo di pubblicazione più piratata, includendo romanzi e fumetti online, pari al 69% del traffico illegale di pubblicazioni varie in tutto il mondo. La pirateria di materiale editoriale come libri e fumetti ha superato il cinema e i film, arrivando al secondo posto subito dopo la pirateria di serie TV, anch'essa aumentata del 7,4% nel 2023.
I leak su One Piece e Jujutsu Kaisen: in due vengono arrestati per i 'buchi' in Weekly Shonen Jump, chiuso OPScans
Violavano le leggi sul copyright, rubando i nuovi capitoli di One Piece e Jujutsu Kaisen per poi diffonderli online: doppio arresto a Kumamoto, città natale di Eichiro Oda, dove due cittadini di origini straniere sono finiti in manette con le accuse di aver diffuso illegalmente alcuni capitoli del manga Weekly Shonen Jump a gennaio e marzo del 2023, prima della data di uscita della rivista. I sospetti avevano con se telefoni e riviste, che sono stati sequestrati dalla polizia locale di Kumamoto. Le immagini contenute nel materiale probatorio raccolto (nella foto) risalgono al popolare sito di 'leakers' manga OPScans che, secondo gli inquirenti, sarebbe dietro i due operatori arrestati. Il sito è stato chiuso il 5 febbraio ed è attualmente offline. Un problema grave secondo la Shueisha, casa editrice di Weekly Shonen Jump, per cui i 'leak' danneggiano direttamente gli autori e rovinano la sorpresa per i giovani fan.
Tanta crescita per pochi guadagni, Shueisha: "Danneggiati creatori e fan"
Non ci sono dubbi sul fatto che l'industria dei manga sia in forte e costante crescita. Che gli stessi editori e creatori riescano però a beneficiare di questo trend positivo non è altrettanto certo. Perché più della metà dei profitti che riguardano il commercio di fumetti giapponesi resta nel mercato nero. Su 10 Serie TV piratate, infatti, ben 8 sono tratte da anime. Secondo lo studio del Muso la popolare app giapponese di manga Piccoma ha svolto transazioni per 675 milioni di dollari nel 2023, dietro soltanto a colossi come TikTok, YouTube, Disney+, Tinder, Google One e HBO Max. L'intero settore della pirateria è cresciuto del 6,7% nell'ultimo anno, registrando un totale di 224,9 miliardi di visite sui siti che distribuiscono materiale illegalmente. Cifre che "evidenziano un bisogno urgente, per le industrie, di comprendere i continui cambiamenti che indirizzano i consumatori verso i canali non ufficiali".
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