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Flaviano Armentaro presenta Grim: intervista con il disegnatore salentino...e la Cupa Mietitrice

L'incontro al Comix Factory con l'artista salentino per presentare il fumetto pubblicato dalla Saldapress creato con Stephanie Phillips e Rico Renzi. Flaviano presenta Grim: "Si parla di storie di personaggi, questa era l'idea mia e di Stephanie: per leggerlo bisogna empatizzare con loro"


Flaviano disegna, Dylan Dog in primo piano
Flaviano disegna, in primo piano 'Se una Notte d'Inverno un'Assassino' su Dylan Dog Color Fest


Sono da poco passate le cinque del pomeriggio quando a Caserta, in via Buccini, arriva Flaviano Armentaro. I fan sono già all'esterno del Comix Factory, in attesa della presentazione di Grim, il fumetto pubblicato dalla Saldapresse creato insieme a Stephanie Phillips e Rico Renzi, durante la quale l'artista realizzerà disegni autografati, risponderà alle loro (e alle mie) domande e firmerà le copie del suo nuovo fumetto.

Con numerose storie disegnate per la Marvel e la sua recente collaborazione al gioco di carte Marvel Snap non stupisce che la maggior parte delle richieste ruotino intorno ai supereroi della casa editrice statunitense. Superpoteri e calzamaglie per passione: lo conferma Flaviano quando, alla domanda su quale sia un personaggio su cui vorrebbe lavorare pur non avendone ancora avuto occasione, risponde senza esitazione "She-Hulk".

Un Nightcrawler diabolico, una Fenice Oscura terrificante e un Doctor Stange in preda a una vera e propria 'furia magica' sono un chiaro indizio su dove siano indirizzate le simpatie di Flaviano. Uno stile energico e fiammeggiante. "I miei personaggi preferiti sono i supercattivi, sono i più divertenti da fare e da disegnare, soprattutto le loro espressioni" non esita a confessare. Eroi e cattivi (tutti super) prendono vita sulla carta. Alla fine però Flaviano Armentaro presenta Grim.


Flaviano disegna, Grim in primo piano
Flaviano disegna, in primo piano Grim: non temere il Mietitore


Quanto durerà Grim?

"Durerà parecchio almeno un paio d'anni: fin quando non schiatto io continuerà (ride)"


Che tipo di impegno richiede?

"Costante. Stiamo parlando di un programma di lavoro che prevede un numero in uscita al mese. In pratica una pagina al giorno: un carico di lavoro a pieno regime. Non ci sono pause"

Come è lavorare con Stephanie?

"Stephanie è molto dettagliata quando scrive ma se in seguito decido di non mettere una cosa, o di cambiarne un'altra ti lascia la possibilità di farlo. Ci sono altri autori che invece scrivono soltanto due righe, tipo "Spider-man da un pugno al cattivo", senza precisare niente. Cosa che con un carico di lavoro notevole non è possibile. Non hai tempo di metterti là a pensare: ti devono dire cosa vogliono, altrimenti vaghi a vuoto"


C'è qualche parte che ti ha messo in difficoltà?

"In generale ho sempre problemi con le città americane, in cui non sono mai stato. Quando non hai visto in prima persona in un luogo è sempre arduo ricrearlo. Una parte nello specifico che è stata ardua riguarda un fiume di anime, che nelle pagine sono disegnate una per una. Ci è voluto parecchio a disegnarle tutte!"


Qual'è invece la parte su cui ti è piaciuto di più lavorare?

"C'è un personaggio che si chiama Eddie, un rocker degli anni '80. Sia perché si tratta della linea comica e quindi ha sempre delle espressioni buffe da disegnare che per quanto riguarda il suo aspetto. Mi sono infatti ispirato a Torpedo, uno dei miei fumetti preferiti. Non tanto nei primi numeri, è stata un'evoluzione naturale del personaggio"


Dopo andremo a vedere Grim: come ci consigli di leggerlo?

"Dalla copertina e dal tema trattato potrebbe sembrare un fumetto horror ma in realtà non lo è. Si tratta di storie di personaggi, questa era l'idea mia e di Stephanie. Nel momento in cui riesci ad empatizzare con i personaggi trovi la chiave giusta per leggerlo".


Hai già altri progetti in cantiere?

"No: per ora sto lavorando su Grim e tranne che per la mia collaborazione su Marvel Snap non ho in programma altri impegni"


Un commento sul panorama del fumetto italiano

"La scena italiana mi sembra molto buona al momento. Ci sono molti artisti nuovi, giovani, che fanno un sacco di fumetti che in passato, prima degli anni '70, non avresti visto. Dopo quegli anni i fumetti indie non si sono più visti, tipo Martoz, quelli che si trovano nelle autoproduzioni o con gli editori più di nicchia. Mi sembra buono, anche con gli editori come Saldapresse o Bao: non c'è più una scelta limitata a 'Bonelli o Bonelli'. Anche la Panini sta pubblicando storie di autori italiani. Sono i lettori che devono credere nel fumetto italiano"


Il maestro Flaviano da gli ultimi ritocchi al mio disegno, una Morte classica (che potete vedere nella photogallery) per poi lasciarci.

L'unica cosa che ci resta da fare ora è leggere Grim!



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