Neppure il trailer, in controtendenza ad Hollywood. Il coraggio dei produttori che puntano sul pubblico (e hanno vinto)
Ha battuto ogni record al botteghino, stendendo Hollywood e affermando la scalata al successo degli anime giapponesi ed è stato amato dal pubblico e adorato dai critici eppure, fino a poco prima della sua uscita, de Il Ragazzo e L'Airone si sapeva poco o nulla. Nessuna promozione per quello che, a tutti gli effetti, è stato uno dei film più costosi mai fatti in Giappone. Eppure, come ha poi rivelato lo Studio Ghibli, è stata una strategia decisa a tavolino e non certo il frutto di coincidenze o necessità. Perché la produzione del nuovo capolavoro di Hayao Miyazaki, in totale controtendenza rispetto all'ormai morente Hollywood, ha fatto una scelta molto coraggiosa. Nessuna pubblicità, neppure un vero e proprio trailer. Soltanto l'immagine dell'uccello e il fatto che il film era ispirato a How Do You Live, romanzo di un noto autore giapponese. Ma Perché? Ecco rivelato il segreto de Il Ragazzo e L'Airone.
Il coraggio dello Studio Ghibli, il produttore Suzuki: "Non voglio che la gente guardi qualcosa che già conosce"
Si parla spesso della decadenza di Hollywood. Basta guardare i trailer dei film più recenti per capire fino a che punto sia grave la situazione. In pochi secondi, a volte meno di un minuto, viene praticamente detto tutto del film promosso. Chi è il protagonista e gli antagonisti, le loro motivazioni e gli obiettivi. Le scene clou e a volte persino uno sguardo al finale. Insomma: niente all'immaginazione. Il pubblico non vuole sorprese e i produttori non vogliono spaventarlo. Tanto di cappello, perciò, allo Studio Ghibli. Che con una decisione coraggiosa ha deciso di non lasciar trapelare nulla del film. Niente storia, né personaggi. C'è un ragazzo (presumibilmente) e anche un airone. Niente trailer, interviste, anteprime con gli attori. "Non voglio che la gente guardi il film semplicemente per confermare ciò che già sa" ha rivelato il produttore Toshio Suzuki (nella foto) in un'intervista al canale televisivo giapponese NHK. "Un poster e un titolo: è tutto ciò che avevamo quando eravamo bambini. Mi piaceva immaginare che tipo di film avrei visto e volevo riportare le persone a provare la stessa sensazione" ha commentato. Niente da commentare: hanno scommesso sulla sorpresa, il mistero. Hanno osato e hanno vinto.
Trailer spifferoni e cinematici: il 'marchio del B movie" nel trailer del Joker 2 e come Hollywood vizia gli spettatori casuali
Non ci vuole molto a fare il paragone sul 'Caso' de Il Ragazzo e L'Airone. Basta guardare il nuovo trailer del Joker 2: folie à deux (nella foto una scena del trailer). Dove incontra Harley Quinn. E le chiede "Cosa succede fuori?". E lei dice "La gente ha bisogno di te". Manca solo uno spiegone al volo, al volo. A prescindere dalla qualità del film, ancora non uscito, il trailer fallisce miseramente. Dice tutto: protagonisti, motivazioni, obiettivi. Ti spiega anche cosa succede e cosa succederà. Solo il finale manca. E sapete questo di cosa è il marchio? Del B Movie. Come un banalissimo Blockbuster, destinato a una sola stagione, il film non nasconde nulla perché non ha nulla per sorprendere. E' esattamente ciò che vogliono gli spettatori casuali, che non sono certo venuti lì per vedere Quarto Potere. Perché un film scemo non ti riserva certo sorprese. Quattro teenager si ritrovano bloccati in un bungalow nel bosco ma un killer li vuole uccidere. Già sai tutto. Oggi Hollywood non rischia: ti vuole spifferare esattamente cosa accadrà nel film. Forse sarò un po' troppo all'antica ma vi dirò: è meglio mostrare che raccontare ma è ancora più divertente lasciare qualcosa all'immaginazione!
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