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Invincible, Kirkman finisce in tribunale: l'ex colorista del fumetto fa causa per il contratto infranto

Crabtree chiede i diritti d'autore, tolti con un accordo del 2005. Per la Corte Federale il contratto è invalido. Il 'precedente' nella causa per The Walking Dead



Invincible #1 e Robert Kirnman
Invincible #1 e Robert Kirnman

Sarebbe stato defraudato della paternità dell'opera e con essa di gran parte dei diritti d'autore che ne sarebbero scaturiti, soprattutto quelli derivanti dalla serie animata: niente poteri, raggi laser o superforza per lo scontro più violento di uno dei comics più famosi del momento perché nella nuova 'trama' di Invincible, Kirkman finisce in tribunale, citato per risarcimento da William Crabtree, colorista dei primi 50 numeri della serie a fumetti. Il mese scorso il giudice della corte federale ha deciso per la prosecuzione della causa in corso, iniziata a gennaio del 2022. Secondo Crabtree, Robert Kirkman lo avrebbe imbrogliato, privandolo dei diritti d'autore sul suo lavoro, inclusi quelli derivanti dalla serie televisiva.



La causa del 2022 sui diritti d'autore di Invincible: accordi infranti per 'piazzare' la licenza


Invincible #1 e Bill Crabtree
Invincible #1 e Bill Crabtree

Nella citazione contro Kirkman registrata a gennaio del 2022 venne dichiarato che i due avessero avuto un accordo orale, in cui Crabtree (nel riquadro) avrebbe ricevuto il 20% dei profitti derivanti dalla vendita dei fumetti e il 10% di quelli derivanti dai diritti d'autore per gli altri media. Il colorista, però, sarebbe stato convinto con l'imbroglio a firmare un accordo nel 2005 in cui Kirkman veniva nominato unico creatore di Invincible allo scopo di piazzare più facilmente la licenza. "Kirkman ha affermato falsamente che i diritti e gli interessi economici di Crabtree per l'opera non sarebbero cambiati se avesse firmato il 'certificato di paternità' e che il documento avrebbe semplicemente permesso a Kirkman di attribuire la licenza più facilmente, cosa che avrebbe portato maggiori profitti a entrambi" è quanto hanno sostenuto i legali di Crabtree a gennaio del 2022. Nella decisione del giudice della corte distrettuale degli Stati Uniti Maame Ewusi-Mensah Frimpong ha dichiarato inammissibile la tesi secondo cui Crabtree sarebbe stato imbrogliato ma ha dichiarato che gli altri due punti, la rottura del contratto orale e l'invalidità del contratto del 2005, sarebbero elementi validi per il processo che inizierà a il 20 febbraio 2024.



I 'precedenti' di Kirkman: la causa contro Moore per la 'paternità' di The Walking Dead


The Walking Dead #1 e Micheal "Tony" Moore
The Walking Dead #1 e Micheal "Tony" Moore

Non si tratta della prima causa che Robert Kirkman si trova ad affrontare. Lo stesso, infatti, era avvenuto per la sua opera più famosa, The Walking Dead. Micheal "Tony" Moore (nel riquadro) aveva fatto causa a Kirkman di fronte alla Corte Statale della California, affermando di essere co-creatore della nota serie sugli zombie e in quanto tale titolare della metà dei diritti d'autore. Uno scontro acceso, in cui entrambe le parti se le dissero di cotte e di crude. Moore chiamò Kirkman "Un orgoglioso bugiardo e un imbroglione". Kirkman dichiarò che "la causa è ridicola". Alla fine ci fu un accordo extra-giudiziale, i cui termini sono rimasti sconosciuti e non se ne seppe più nulla. Che ci sia già anche un solo precedente, ora, non depone a favore di Kirkman nella causa contro Crabtree. Perché ora c'è un nuovo intreccio in Invincible: Kirkman finisce in tribunale!



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