Manipolazione e menzogne nella 'prima storia' dell'Arlecchina del Joker, nata per la Serie Animata di Batman ed oggi star del cinema
Era nata come semplice tirapiedi del Joker, per fare il paio con il Robin dell'Uomo Pipistrello ma è in poco tempo diventata uno dei personaggi preferiti della serie, al punto da aver avuto nel corso della sua vita più adattamenti cinematografici del Ragazzo Meraviglia: stiamo parlando di Harley Quinn, il personaggio creato da Paul Dini per il cartone Batman - The Animated Series ed oggi considerata uno dei personaggi più conosciuto nell'universo di Batman. Ma quale sono le 'origini' di Harley Quinn e dove vengono rivelate la prima volta? Mettetevi comodi su La Pagina di Leonardo perché facciamo un viaggio di 30 anni nel passato, quando veniva pubblicato per la prima volta...
La nascita di Harley Quinn: dalla mente di Paul Dini ai fumetti della DC
Come già detto per altri personaggi in precedenza (vedi Nick Carter) il personaggio di Harley Quinn ha una nascita abbastanza insolita. Perché se la 'compagna' del Joker è soltanto passata di recente dalle pagine dei comics al grande schermo di Hollywood è sullo schermo che questa è nata. Lo scrittore Paul Dini che si occupava della serie animata Batman - The Animated Series (eh, lo so: è un po' ridondante!) aveva deciso di dare alla versione del Joker interpretata da Mark Hamill un partner di sesso femminile come le 'pupe del gangster' del passato. Paul Dini si ispirerà al personaggio di Calliope Jones in Days of Our Life, interpretato proprio da Arleen Sorkin. Destino vuole infatti che sarà proprio lei a dare la voce ad Harley. Comparirà per la prima volta nell'episodio del cartone Joker's Favor e debutterà sulla carta nell'estate del 1993 su "The Batman Adventures" #12.
Narcisismo e manipolazione: le origini di Harley Quinn nella 'folle' storia d'amore con il Joker
La storia "Pazzo Amore" inizia in modo semplice. Il Joker e Harley Quinn rapiscono il commissario Gordon, minacciando di torturarlo sulla sedia da dentista, prima di venire ostacolati da Batman. Di ritorno dal salvataggio Batman mostra ad Alfred le sue ricerche sul passato della nuova tirapiedi del Joker.
Harley è una piccola manipolatrice, in cerca del successo con poco sforzo ed aspirazioni da psicologa-pop, libri di auto-aiuto e tutto il resto. I suoi piani di fama e soldi facili cambiano però dopo una visita al manicomio di Arkham. Harley era intenzionata a sfruttare i pazzi criminali per i suoi libri. Qui, tuttavia, viene raggirata e sedotta dal Joker.
Con una serie di bugie e frasi ad effetto, racconti tra il divertente e lo strappalacrime il pagliaccio principe del crimine riesce a conquistarsi le simpatie della psicologa, riuscendo in diverse occasioni anche a scappare dal manicomio, salvo poi venire nuovamente catturato dall'Uomo Pipistrello.
Ormai perdutamente innamorata del Joker Harley assume la sua nuova identità di criminale, aiutando il criminale a scappare, un'ultima volta, da Arkham.
Batman viene catturato dall'Arlecchina. Il piano è quello della 'morte dei mille sorrisi' in cui il Cavaliere Oscuro sarebbe morto in una vasca piena di piranha. Il piano, però, era stato scartato dal Joker poiché, come si era già accorto una volta, "I piranha non possono sorridere".
Tra parentesi: in questa storia 'per bambini' c'è un bel po' di più che una semplice allusioni alle...'attività' con cui si intrattengono il Joker e Harley Quinn!
Batman, tuttavia, riesce a smontare la storiella del Joker pur trovandosi a testa in giù. In un gioco di tripla manipolazione riesce a confondere Harley per farle contattare il pagliaccio per fargli assistere al suo colpo grosso.
Decisione sbagliata: il Joker non apprezza affatto l'iniziativa dell'assistente. La 'battuta' non è di suo gusto e inoltre lei si sarebbe 'permessa' di togliergli l'onore di uccidere l'uomo pipistrello. E per questo la fa volare dalla finestra.
In un finale triste e tragico Batman sconfigge il Joker che, insieme a Quinn, viene rispedito ad Arkham. Harley è lì a rimuginare sulle parole di Batman, promettendosi di non cadere più nelle trame del criminale, né di farsi ingannare dalle lusinghe. Proposito che dura poco: il Joker viene perdonato come nella più classica delle storie di amore tossico. Amore criminale. Amore triste e doloroso. Amore Folle
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